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Requiem per la pernice bianca



Precisazione pertinente e corretta.


Sono stato una delle voci critiche dopo la decisione del Dipartimento del territorio relativa alla moratoria della caccia alla pernice ed ho presentato ricorso al Tribunale federale, il cui esito non è noto. Il Gran Consiglio ha stabilito la definitiva chiusura della caccia a questo splendido tetraonide, ne prendo atto, vivendo in un Paese democratico. Qualche sassolino dalla scarpa è però giusto toglierselo e cito alcuni spunti dal rapporto della Commissione parlamentare, che ha portato alla decisione; si cita nello stesso «I promotori dell’iniziativa affermano che la chiusura della pernice sarebbe giustificata dal fatto che la popolazione nel Ticino sarebbe, tra il 1995 e il 2015, diminuita del 46%. Va rilevato che il dato, nella misura in cui è riferito al Ticino, è errato e in Commissione gli iniziativisti si sono scusati. Ci si accorge infatti che si tratta di uno studio svolto sull’Alpe Devero, un piccolo alpeggio piemontese con un areale limitato». Andiamo poi all’atteggiamento del Territorio: si cita nel rapporto «invero tale riduzione del 46% è stata più volte riferita ai media dal capo dipartimento ed è stata ripresa per lanciare l’iniziativa», bell’esempio di approfondimento da chi ci governa! Infine «La Commissione ambiente ritiene che per affrontare questo tema sarebbe stato auspicabile il coinvolgimento in particolare della Federazione dei cacciatori che ha più volte ribadito la propria disponibilità al confronto e alla ricerca di soluzioni condivise, e invita il Governo, ed in particolare il Territorio a privilegiare in futuro il dialogo e la collaborazione fra gli attori coinvolti, che per altro in più occasioni ha dato buona prova di sé». Posso affermare, senza ombra di dubbio, che i promotori dell’iniziativa, che non hanno mancato in altri ambiti di accanirsi contro il mondo venatorio, hanno raccolto le firme sulla base di dati fuorvianti; inoltre il vertice del Territorio è stato sconfessato sull’intera linea per il suo operato, sia dal profilo procedurale che per conoscenza della materia. La nostra Federazione, piaccia o no, è stata la sola ad averla raccontata giusta! I cacciatori, come si legge nel rapporto, erano gli unici, assieme all’Ufficio caccia e pesca, che collaboravano nei monitoraggi e censimenti della specie, perché mai si è visto un ambientalista farlo! Ora la pernice bianca verrà dimenticata. Vola splendido folletto bianco, sei stato un avversario degno, l’unico in questa storia, manterrò di te il ricordo di tante magnifiche giornate sulle nostre montagne!


Manolo Tantardini


Sala Capriasca

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